La prova penetrometrica statica (SPT) consiste essenzialmente nel misurare la resistenza alla penetrazione di una punta conica di dimensioni e caratteristiche standardizzate, infissa a velocità costante nel terreno. Lo sforzo per la penetrazione viene applicato per mezzo di un dispositivo di spinta,che agisce su una batteria di aste cave alla cui estremità inferiore è collegata la punta.
La prova (SPT) non viene di norma spinta oltre la profondità di 60 m dalla superficie del suolo o del fondale (prova eseguita a partire dal fondo di fiumi, laghi, mare). In questo secondo caso, nel tratto compreso fra il piano di lavoro ed il fondale, viene installata una tubazione-guida.

Prova Penetrometrica Statica (SPT)
Prove penetrometriche di tipo statico possono venire eseguite in tutti i tipi di terreno compresi tra argille e sabbie a grana grossa. Difficoltà possono aversi per l’attraversamento di livelli di ghiaia o di terreni cementati.
L’esecuzione di prove penetrometriche consente di ottenere, accoppiata all’esecuzione di fori di sondaggio, valide informazioni ai fini della ricostruzione dei profili stratigrafi geotecnico.
Dal punto di vista qualitativo, l’andamento della variazione della resistenza alla punta con la profondità consente di individuare la presenza nel sottosuolo di strati di terreni con consistenza bassa o molto bassa.
Dal rapporto tra la resistenza all’avanzamento della punta e la resistenza laterale locale è possibile mediante correlazioni empiriche, risalire con una certa approssimazione alla natura dei terreni attraversati.
Prova Penetrometrica Dinamica Continua (SCPT)
Lavori Eseguiti